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«A thing of beauty is a joy forever», scriveva il poeta inglese John Keats, voce tra le più autorevoli del Romanticismo. Perché la bellezza è prima di tutto emozione, un concetto insieme astratto e universale capace di lasciare un segno indelebile sulla nostra retina. Coinvolgente, come l’allestimento che in occasione di “Milano Design City” (28 settembre – 10 ottobre) trasformerà il Flagship Store di Visionnaire (Piazza Cavour 3) in una meravigliosa wunderkammer.

Questo set up teatrale – firmato da Alessandro La Spada – sarà la scenografia della nuova collezione “Beauty”. Punto di riferimento nel mondo dell’arredamento e del meta-luxury, Visionnaire torna a stupire con una collezione in cui l’unicità dell’art design, l’eccellenza del savoir-faire e l’innovazione tecnologica convivono con i valori della sostenibilità.

Dopo il debutto a Miami Art Basel, la collezione “Il Pavone” di Marc Ange – nella sua versione trono “haute couture” e poltroncine “prêt-à-porter” – torna con tessuti e rivestimenti declinati in sei varianti di colore.




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All’interno della wunderkammer, le poltroncine e il trono Pavone affiancano la scintillante installazione luminosa di Gupica. La sua lampada dal tocco romantico, Aracea, unisce estetica e funzionalità grazie a forme ispirate alla natura e una linea sottile ed elegante, di gusto neo-déco.




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È un omaggio all’art design la capsule collection firmata dai designer Draga&Aurel, che hanno preso spunto da un evento che ha segnato la storia dell’umanità: lo sbarco sulla luna. Amos, per esempio, è un tavolo gioiello dall’effetto lunare, caratterizzato da bracciali metallici in elegante fusione sabbiata. Raffinati contrasti materici – oro lucido del metallo e nero opaco del cemento – impreziosiscono la consolle e il tavolo Lego, dai volumi geometrici ed essenziali. Arredi di grande personalità, che appartengono tanto al mondo dell’arte che a quello del design. Come la sospensione luminosa Sputnik: ispirata al retro-futurismo, è realizzata con una maglia di ottone che rimanda al mood della Space Age.




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Contrasti materici e volumi architettonici, uniti alla raffinatezza di materiali e texture naturali, siglano i progetti di Alessandro La Spada. Come il tavolo Arkady, le cui linee organiche e sinuose ricordano una preziosa agata. Madreperla, polvere di vetro, resine artistiche, metalli e sali: l’attenzione qui è tutta sul “carattere” dei materiali, che si alternano in giochi di trasparenze, regalando una sensazione di profondità prospettica. Risultato: una scultura da vivere.




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Se la modularità è tra le tendenze forti dell’abitare contemporaneo, Visionnaire riesce a interpretare il trend con due valori aggiunti: creatività e innovazione. Pensiamo al sistema di sedute Donovan: in tessuto trapuntato “cannettè” coniuga un’estrosa palette “duo tone” – armonico virtuosismo di contrasti trompe l’oeil – a sedute arricchite da moduli libreria in pelle con ripiani in metallo e vetro, oltre a vassoi di cortesia in marmo. Note di stile: è disponibile nella versione “square”, con bracciolo squadrato, e “roll”, con bracciolo cilindrico.




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Il nitore formale e i volumi scultorei del divano Douglas si vestono di haute-couture con le cuscinature Dormeuse in Bansky, new entry tra i tessuti Visionnaire dal morbido “effetto orsetto”. Per un total look d’autore non mancano elementi poltrona, love chair, pouf e tavolino basso.




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Un modo inedito di immaginare l’arredo nella sua forma più architettonica prende forma nella boiserie Osborne. Mood sartoriale – e contemporaneo – per un grande classico rivisitato: una parete attrezzata dal tocco etnico, in pregiato eucalipto frisé, per vivere ogni giorno il fascino esotico di terre lontane. «Mi piace l’idea di una cultura del sogno, dell’immaginario, dell’Africa profonda, una forza nuova, ispirazionale e magnetica. Segni e disegni che si e ci avvicinano ad una dimensione ancestrale, riscoprendo il piacere dell’unicità della diversità», dice Lipparini.




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VISIONNAIRE: PIU’ VALORE ALLA SOSTENIBILITA’

Natura… Per Visionnaire non è solo un mondo da cui trarre ispirazione. È l’universo che racchiude le più grandi opportunità per salvaguardare il futuro del pianeta.
Per questo è importante dare valore anche ai gesti quotidiani, scegliendo materiali rispettosi dell’ambiente e provenienti da filiere certificate. Etica del lavoro, passione e responsabilità verso l’ambiente sono i pilastri su cui l’azienda fonda la propria attività, espressione di un meta-luxury. 

«Nell’ultimo triennio abbiamo proposto una ventina di prodotti a catalogo, realizzati con procedimenti alternativi rispetto a quelli utilizzati abitualmente. Come il divano Bastian, uno dei prodotti di punta tra gli imbottiti, che presenta una versione con sistemi di molleggio che utilizza la juta, abbandonando le cinghie elastiche a base di petrolio con imbottiture innovative, nate da procedimenti di lievitazione su base vegetale» – spiega Eleonore Cavalli, Art Director di Visionnaire. «In sostituzione della piuma, proponiamo materiali come capoc, canapa, cotone, lana; oppure per i cuscini guanciale imbottiture di semi (miglio e lino). Per i rivestimenti ci sono le fibre naturali derivate da lino, lana e cotone, tutte lavorate secondo processi di tessitura controllati e tinture vegetali».

Iris, per esempio, è un prodotto tessile (outdoor e indoor) 100% riciclato e 100% riciclabile. Questo tessuto è stato selezionato per vestire alcune sedute del brand, tra cui gli sgabelli Kylo.

Dal 2017 impegnata in un approccio lower impact attraverso tecnologie all’avanguardia, Visionnaire si avvale per alcuni suoi prodotti del rivoluzionario processo Azerocare di Antolini, che garantisce la protezione permanente – con finitura lucida – di marmi, onici e soft quartziti da macchie, corrosione, muffe e batteri, senza alterare le palette crometica, la percezione tattile e le proprietà della pietra naturale.

L’impegno dell’azienda nel prendersi cura dell’uomo e dell’ambiente si riflette in un traguardo importante: nel 2019 Visionnaire ha ottenuto le certificazioni FSC® Forest Stewardship council® C147146 e PEFCTM Programme for Endorsement of Forest Certification, testimonianza della propria dedizione per una gestione responsabile del patrimonio forestale grazie all’uso di essenze di pregio provenienti da filiere certificate.

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