«La folla è il suo elemento, come l’aria per l’uccello, come l’acqua per il pesce. La sua passione e professione è sposare la folla. Per il flâneur perfetto, per l’osservatore appassionato, è un immenso piacere fissare la propria dimora nel cuore della moltitudine, in mezzo al flusso e riflusso del movimento». Charles Baudelaire sarebbe certamente felice, in una delle sue immaginarie derive nel centro della vecchia Milano, di incrociare con il suo sguardo curioso una piccola vetrina in via Gorani 8a, proprio nel cuore delle 5 vie, a due passi dai resti del Palazzo Imperiale di Massimiano.
E di scoprire, interessato, il progetto “Quadri da marciapiede”, ideato da Olimpia Rospigliosi e curato da Bohdan Stupak. Se l’emergenza sanitaria ha ridotto gli spazi dedicati all’arte rendendo difficile, quando non impossibile, frequentare le gallerie pubbliche e private, l’iniziativa “Quadri da marciapiede” prova a coinvolgere il semplice passante e l’appassionato ribaltando la prospettiva e la fruizione abituale: nei fine settimana, a rotazione, le opere in vetrina si mostreranno al pubblico valicando l’invisibile confine che separa l’area espositiva dallo scorrere disattento della vita cittadina.
Fino al 4 gennaio 2021 potremo così ammirare “Kneeling on the bed” di Leo Ragno, cui faranno seguito, nelle settimane successive, Luca Zarattini (“Cardo in fiore” fino al 18 gennaio) e Riccardo Paternò (“Piazza Cordusio”). Ma le sorprese non finiscono qui: altri artisti contemporanei saranno annunciati a breve.
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