Ridurre. Riutilizzare. Riciclare. Reinventarsi. Essere ecologici per un’azienda oggi significa controllare i rapporti di produzione e risorse in un processo di sostenibilità a 360 gradi. Vi presentiamo tre casi virtuosi di aziende italiane: dalla produzione di complementi d’arredo e cucine fino alla costruzione di interi pezzi di città.

Porada lavora il legno massello, trasformandolo con abilità artigianale in oggetti per la casa. La filosofia dell’azienda è quella di proporre complementi d’arredo realizzati con materiali pregiati e creati per durare nel tempo e sopravvivere alle mode.
L’azienda ha da tempo intrapreso la strada della sostenibilità su diversi fronti. Il legno lavorato proviene da aree forestali certificate della Borgogna francese, mentre il materiale di imballaggio del prodotto finito in cartone è riciclabile al 100% con un minimo utilizzo di materiale plastico.
Rispetto al luogo della produzione, situato nel comasco, Porada ha investito nell’energia pulita attraverso la realizzazione di un impianto fotovoltaico che provvede per intero al fabbisogno elettrico aziendale con una conseguente diminuzione di emissioni di CO2, mentre il riscaldamento viene fornito interamente dalla combustione degli scarti di lavorazione, rendendo così l’azienda totalmente autoalimentata. L’attenzione a politiche etiche di tutela dei dipendenti e di valorizzazione del lavoro concludono infine il cerchio di un sistema produttivo sostenibile.




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Doimo Cucine ha invece la sua sede produttiva nella campagna trevigiana nel nord Italia, una zona dalla lunga tradizione artigianale nella lavorazione del legno.
Dalla scelta dei materiali a quella degli imballaggi, dall’ampia area verde che circonda l’azienda, all’impianto fotovoltaico installato su un’area di 5.300 mq che soddisfa il 95% del fabbisogno energetico, tutto è pensato nell’ottica di una sostenibilità a 360 gradi.
La ricerca è spinta verso la scoperta e l’impiego di prodotti a ridotto impatto ambientale. La recente cucina Aspen, soluzione componibile con proposta di materiali ecosostenibili come vetro e gres e caratterizzata da telaio in alluminio 100% riciclabile, ne è una esemplificazione.




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La sostenibilità è il nuovo motore anche della filiera delle costruzioni: parliamo di UpTown, il progetto di EuroMilano di un nuovo pezzo di città adiacente all’ex area Expo di Milano.
Uptown è il primo quartiere italiano totalmente carbon free, con la più grande rete di teleriscaldamento mai realizzata e una innovativa rete geotermica per il raffrescamento degli edifici. Con una parco di 30 ettari, dieci chilometri di piste ciclopedonali e un corso d’acqua, si promuovono gli spostamenti a piedi e in bici. L’accesso diretto alla rete autostradale, a quella ferroviaria con fermata dell’Alta Velocità, alla Metropolitana, con servizio di Bike Sharing e Autobus di linea lo rendono un quartiere green fortemente connesso alla città. In progetto anche una delle sperimentazioni più interessanti dal punto di vista della mobilità sostenibile: il pullmino elettrico senza conducente.
Il valore aggiunto si misura anche in termini di impatto sociale, attraverso il coinvolgimento della comunità locale e alla creazione di relazioni permanenti e positive tra i nuovi residenti, i quartieri circostanti e la città.




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