Emma Talbot. Ritratto dell’artista nel suo studio; sullo sfondo l’opera When Screens Break, 2020. Foto: Thierry Bal.

È l’artista britannica Emma Talbot la vincitrice dell’ottava edizione del Max Mara Art Prize for Women. Lo ha annunciato il 10 marzo Iwona Blazwick, OBE, direttrice della Whitechapel Gallery, durante la cerimonia che si è svolta presso l’omonima istituzione londinese. L’ambito premio biennale, istituito nel 2005, è l’unico riconoscimento per le arti visive dedicato ad artiste donne nel Regno Unito.

Il progetto che Talbot ha ideato per il Max Mara Art Prize for Women ruota attorno a temi forti come il potere, la governance e l’identità femminile, argomenti da lei trattati con uno sguardo del tutto personale. E soprattutto capace di scardinare ogni stereotipo. Non a caso l’ispirazione del suo progetto è l’emblematico dipinto Le tre età della donna (1905) di Gustav Klimt, custodito dalla galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.

«Emma Talbot crea disegni radiosi e sculture policrome in scala epica e combina parole e immagini per esprimere il lirismo e il dolore della soggettività. Siamo tutti emozionati di conoscere l’impatto che l’esperienza italiana avrà sull’estetica visionaria della vincitrice di questa edizione del Max Mara Art Prize!», ha detto Iwona Blazwick, che ha presieduto la giuria composta dalla gallerista Florence Ingleby, dall’artista Chantal Joffe, dalla collezionista Fatima Maleki e dalla critica d’arte Hettie Judah.

Emma Talbot, classe 1969, vive e lavora a Londra. La sua pratica artistica abbraccia svariati media espressivi: disegno, pittura, installazione, scultura. Spesso disegnate a mano, oppure dipinte su seta e altre fibre tessili, le sue opere includono testi e frasi da lei ideati oppure tratti da altre fonti e repertori. I lavori di Talbot nascono da esperienze personali che l’artista traduce in “grandi narrazioni”, con l’idea di esplorare argomenti condivisi: dalla politica sociale al genere al rapporto con il linguaggio.

Per portare a termine il suo progetto, Talbot trascorrerà una residenza in Italia durante la quale avrà l’opportunità di realizzare nuove opere che saranno esposte nel 2021 alla Whitechapel Gallery e alla Collezione Maramotti di Reggio Emilia.

«Questo premio giunge in un momento cruciale che mi appare incredibilmente appropriato, dato che solo di recente ho iniziato a concentrarmi a tempo pieno sulla mia pratica artistica dopo aver lavorato per molti anni come insegnante per sostenere la mia famiglia, essendo una madre single. Il Max Mara Art Prize for Women mi aiuterà a trarre il maggior beneficio possibile da questa importante transizione. Essendo giunta nel momento ideale, questa incredibile e generosa opportunità di concentrarmi totalmente sul mio lavoro e di intraprendere una lunga ricerca con esperienze di prima mano costituirà una vera e propria svolta nella mia vita», ha dichiarato Talbot.

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