David Shrigley X Ruinart
David Shrigley X Ruinart
David Shrigley X Ruinart
David Shrigley X Ruinart
David Shrigley X Ruinart
David Shrigley X Ruinart

Nuove forme di mecenatismo, inediti progetti d’artista. Ancora una volta la Maison Ruinart supporta l’arte contemporanea con il progetto “Unconventional Bubbles”. Ma di che cosa si tratta esattamente? Ogni anno la storica Maison di champagne accoglie a Reims un artista contemporaneo di fama mondiale con l’idea di coinvolgerlo in un progetto speciale. Così, dopo Liu Bolin (2018) e Vik Muniz (2019), nel 2020 toccherà all’artista britannico David Shrigley interpretare con il suo inconfondibile tocco creativo il patrimonio e il savoir-faire della Maison.

«Nelle creazioni artistiche come questa si deve visitare più volte la regione della Champagne, si devono visitare le Crayères, i vigneti e le strutture produttive e si devono porre domande alle persone che lavorano lì, ascoltando le risposte. E poi, la cosa più importante: si deve bere lo champagne!», confessa David Shrigley.

Sin dalla sua fondazione, la Maison Ruinart è stata strettamente legata alla creazione artistica. Basti pensare che già nel 1896 commissionò all’artista ceco Alphonse Mucha la creazione di un poster per il suo eccezionale prodotto: fu una scelta audace, che fece subito scalpore. Quindi perché non tenere viva la tradizione?

«L’arte fa parte della stessa identità di Ruinart: esprime la sua raffinatezza e il suo straordinario impegno per la cultura», spiega Frédéric Dufour, presidente della Maison Ruinart. Partecipa a tutti i più prestigiosi eventi di arte contemporanea: Art Basel, FIAC, Paris Photo, Art Basel Miami Beach, Frieze New York, Frieze London, Art Basel Hong Kong, Kyotographie…

Anticipiamo subito che David Shrigley ha realizzato per Ruinart un insieme di 42 opere, tutte siglate dal suo inconfondibile sense of humor, irriverente e naïf, talvolta anche un po’ noir. Al centro della sua pratica artistica c’è da sempre il disegno, ma l’artista ama esprimersi con un’ampia gamma di media: scultura, installazioni, lettering, pittura, fotografia e perfino musica.

Le opere di Shrigley sono state svelate il 6 marzo 2020 in una stanza segreta dell’Opera Bastille di Parigi, quindi saranno esposte alle 37 fiere internazionali di arte contemporanea con le quali Maison Ruinart collabora ufficialmente.

Il progetto comprende disegni realizzati presso la Maison Ruinart, una serie di vasi sempre caratterizzati dall’uso di frasi ironiche, e infine sculture dal tratto decisamente naïf, tutte ispirate al mondo sotterraneo delle crayères, labirinti artificiali che risalgono a secoli fa, oggi Patrimonio dell’Umanità Unesco. «Durante la visita alla Maison Ruinart ho passato un po’ di tempo nelle Crayères. (…) Per un paio di giorni ho inciso bassorilievi sulle pareti, in modo abbastanza grezzo. Ci sono molti graffiti di questo tipo nelle grotte dove riposa il vino, che sono davvero grandi. Ho solo aggiunto un paio di incisioni alle centinaia già presenti», spiega l’artista.

«Ogni volta che il lavoro sarà installato, offrirà al pubblico l’occasione di vedere qualcosa di nuovo. Non progetterò in anticipo ogni stand. Ci sono molte opzioni, quindi ogni spazio sarà diverso, e forse il lavoro racconterà una storia diversa in ogni luogo».

Last but not least, il packaging d’autore: custode della bottiglia, il packaging in bianco e nero delle cuvée contiene frasi caratteristiche delle opere di Shrigley, declinate sui temi del rapporto con la natura e della produzione dello champagne.

«Questa collaborazione mi ha dato l’opportunità di apprendere qualcosa in più sul complesso processo di produzione dello champagne e di realizzare alcune opere d’arte che lo affrontassero, di trovare un modo per dire qualcosa su quel processo. È un viaggio di scoperta: non avevo precise aspettative, se non quella di imparare qualcosa», conclude Shrigley.

JEROBOAM

Come parte della sua reinterpretazione artistica della Maison, David Shrigley ha progettato un’opera in edizione limitata per fare da sfondo a una jeroboam di Blanc de Blancs: un emblema del gusto di Ruinart. Ognuna di queste 30 scatole è numerata e firmata dall’artista.

 

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