La bellezza è un valore impalpabile che nessun Paese al mondo percepisce più dell’Italia: nel secondo dopoguerra lo Stato italiano sancisce che il patrimonio storico-artistico e paesaggistico è un patrimonio da tutelare e valorizzare. Oggi quello stesso patrimonio è uno scrigno di cultura che tutto il mondo ci invidia.
A dar lustro alla sua unicità, motore del turismo culturale, c’è anche la sua diffusione capillare sul territorio: in un comune italiano su tre è presente almeno una struttura museale. Ora, dopo il lockdown dei mesi scorsi, si infittisce il calendario di musei civici, fondazioni e gallerie private che, nonostante gli ingressi contingentati, (ri)aprono le porte al pubblico nel rispetto delle norme di sicurezza.
Sono 1.102 le persone che tra sabato 30 e domenica 31 maggio hanno visitato le Gallerie dell’Accademia di Venezia. Nei primi 6 giorni di apertura (dal 26 al 31 maggio) il museo ha registrato un totale di 1.700 presenze. «È un risultato importante per Venezia, il Veneto e il Paese – ha detto il direttore Giulio Manieri Elia –, è la luce dell’arte e della cultura che torna a riaccendersi in una fase così delicata». A dare il benvenuto ai visitatori, capolavori come la Tempesta di Giorgione, il Miracolo dello schiavo di Tintoretto, la Madonna dei Cherubini rossi di Giovanni Bellini, il Convito in casa di Levi di Veronese, la Madonna con bambino di Tiziano, il Ciclo delle Storie di Sant’Orsola di Vittore Carpaccio.
Nella scacchiera delle riaperture, c’è chi proroga le mostre chiuse al pubblico pochi giorni dopo l’emergenza (è il caso, a Milano, della mostra di Canova e Thornvaldsen alle Gallerie d’Italia, visibile fino al 28/06), e chi invece dà spazio a nuovi progetti espositivi. Come il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, che inaugura il 4 giugno la prima personale in Italia del fotografo e poeta cinese Ren Hang (1987- 2017). Curata da Cristiana Perrella, “Nudi” (fino al 23/08) raccoglie 90 suoi scatti provenienti da collezioni internazionali. Il Museo MAN di Nuoro ha riaperto venerdì 29 maggio con la mostra “Il regno segreto. Sardegna-Piemonte: una visione postcoloniale”. A cura di Luca Scarlini, l’esposizione racconta il processo di influenza reciproca tra Sardegna e Piemonte con «profili artistici, microstorie, fatti di costume, vicende ufficiali, situazioni politiche, aneddoti biografici, storie d’amore e guerra, documenti e illustrazioni».
A Bolzano, Museion ha da poco ripreso l’attività con due nuove mostre: la personale dell’artista Karin Sander “Skulptur/Sculpture/Scultura” e, nello spazio della Casa Atelier accanto a Museion, P.O.V. Point of view, il progetto del collettivo Butch-ennial Contemporary Art Group.
Alla Fondazione Antonio Dalle Nogare, prosegue fino al 15 agosto “Up the Heavies”, personale di Peter Wächtler.
Novità anche al Castello di Rivoli. Dal 2 giugno la fontana Cinquantasei nomi di Marco Bagnoli tornerà ad accogliere i visitatori all’esterno del museo, nell’antica vasca decagonale realizzata per l’inaugurazione dell’acquedotto della città di Rivoli. Restando in Piemonte, i Musei Reali festeggiano il 64esimo compleanno della Repubblica accogliendo i visitatori nel segno della sicurezza e con l’emozione di un nuovo inizio. Tra le novità, il restauro “a vista” dell’altare della Cappella della Sindone, un “monumento nel monumento” che arricchirà il percorso del Palazzo Reale, dell’Armeria, della Galleria Sabauda e del Museo di Antichità. La riapertura coincide con il lancio del progetto èreale (ereale.beniculturali.it), piattaforma online che amplia l’esperienza di visita grazie a un viaggio virtuale attraverso contenuti video originali.
Ancora pochi giorni e dal 6 giugno, ogni sabato e domenica, ripartono le visite guidate al secondo piano del Palazzo Reale e nell’appartamento dei Principi, per gruppi di 8 persone, con la possibilità di uscire sul terrazzo per affacciarsi sui Giardini Reali e sulla piazza Castello. Per tornare a passeggiare nel Giardino Ducale e nel Boschetto la data da segnare in agenda è domenica 28 giugno. Tra Torino e provincia, a partire dal 3 luglio riaprono le porte al pubblico Villa della Regina, Palazzo Carignano e il Castello di Agliè, l’Abbazia di Vezzolano nell’Astigiano, il Castello di Racconigi nel Cuneese e il Forte di Gavi nell’Alessandrino.
A Firenze, riaprono domani, 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica, il Museo di Palazzo Davanzati, dove respirare l’atmosfera di una dimora signorile del Medioevo e del Rinascimento fiorentino, e il Museo delle Cappelle Medicee. Un luogo simbolo della città, quest’ultimo, dove rivivere, tra marmi policromi e sculture di Michelangelo, la storia della più importante dinastia di Firenze. Un’occasione per ammirare, dopo oltre 20 anni, la Cappella dei Principi senza ponteggi e godersi, al pari di una visita esclusiva, i capolavori michelangioleschi.
Per visitare il Museo Nazionale del Bargello, al Palazzo del Podestà, bisognerà invece attendere il 4 agosto, con l’organizzazione di nuovi percorsi. Per chi ama l’arte contemporanea, a Palazzo Strozzi ha appena ripreso la grande mostra “Thomas Saraceno. Aria”, in programma fino al 1° novembre.
E in Lombardia? Proseguono a scacchiera gli opening. Dopo il Museo del Novecento, il Mudec, Palazzo Morando, la Pinacoteca Ambrosiana, Hangar Bicocca tra i privati, ecco che Triennale Milano torna accessibile dal 4 giugno con il Museo del Design Italiano e il Giardino Giancarlo De Carlo, a ingresso gratuito. Inoltre, da lunedì 15 giugno, in Giardino partirà la programmazione di Triennale Estate, un nuovo progetto rivolto alla città per tornare a vivere insieme la cultura. «Serve oggi un cambio di paradigma: musei, teatri, istituzioni culturali devono ripensare le loro modalità di produzione culturale. Oltre a un utilizzo esteso della comunicazione digitale (che Triennale per prima ha sperimentato con Triennale Decameron), dobbiamo imparare a usare in modo pervasivo gli spazi aperti delle nostre piazze, parchi e giardini», afferma Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano.
A Roma, dopo l’apertura dei Musei Capitolini, del Palazzo delle Esposizioni (con le mostre di Jim Dine e Gabriele Basilico) e del Museo di Roma a Palazzo Braschi (con la mostra di Canova, fino al 21/06), si potranno visitare dal 2 giugno anche i musei dell’Ara Pacis, oltre ai Mercati di Traiano, Fori Imperiali, Museo di Roma in Trastevere, Galleria d’Arte Moderna, Centrale Montemartini, Museo Civico di Zoologia, Museo Bilotti, Musei di Villa Torlonia, Museo Barracco, Museo Canonica, Museo Napoleonico, Museo della Repubblica romana, Casal de’ Pazzi, Museo delle Mura e nelle aree archeologiche aperte al pubblico (nota: sul sito museiincomuneroma.it è necessario prenotare e comprare i biglietti in anticipo). Anche il MAXXI torna accessibile dal 2 giugno nei consueti giorni e orari di apertura museali. Da vedere l’imperdibile mostra Gio Ponti. Amare l’architettura”, pensata come omaggio per il 40esimo anniversario della scomparsa.
Domani, inoltre, è la data fatidica per la riapertura della grande mostra che le Scuderie del Quirinale dedicano a Raffaello, genio del Rinascimento, a 500 anni della scomparsa, prorogata fino al 30 agosto. Da vedere oltre 200 capolavori tra dipinti, disegni, opere di confronto.
Non mancano La Fornarina, La Velata, Estasi di Santa Cecilia, la Dama col liocorno, senza dimenticare gli studi per le logge in Vaticano e per gli arazzi alla Cappella Sistina. La prenotazione di tutti gli ingressi è obbligatoria e si può effettuare qui: www.scuderiequirinale.it
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Fotografia, pittura e interior design si incontrano alla Collezione Maramotti di Reggio Emilia. Attraverso alcuni scorci dell’enigmatica dimora di Carlo Mollino in via Napione a Torino – oggi sede del Museo Casa Mollino – filtrata dall’interpretazione pittorica di Perez, ritrattista d’interni, e dallo sguardo fotografico di Schindler, si accede alle fotografie degli anni ’50 e ’60 delle modelle di Mollino, sfumate nell’essenza misteriosa dell’immaginario che abitano.
Vi aggiorneremo presto sulle prossime aperture e inaugurazioni.
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