Quantum Vacuum
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Video arte, teatro, e performance: quali artisti sulla scena internazionale rappresentano i nuovi orientamenti della ricerca digitale? Per raccontarlo il museo Puškin di Mosca ha da poco inaugurato la mostra “100 modi per vivere il nuovo anno”. Tra i talenti selezionati, oltre a creativi di fama mondiale quali Laurent Grasso, Glenda Leon, Clement Cogitore, compaiono star del panorama italiano come Giuliana Cunéaz e i Masbedo. Per l’occasione le loro opere affiancano i capolavori della celebre collezione storica del museo moscovita. È il caso di Quantum vacuum, titolo dell’installazione di Giuliana Cunéaz che questa volta dialoga con i maestosi fondi oro e le preziose sculture medievali custodite dall’istituzione russa. Un omaggio al proficuo rapporto di scambio culturale tra passato e presente: il video è infatti ispirato all’Inferno, affresco del XIII secolo di Giovanni da Modena conservato nella basilica di San Petronio a Bologna. Una maestosa composizione di corpi ed emozioni, un’esplosione di energia molecolare e psichica.

Giuliana Cunéaz, Quantum Vacuum

«È la fusione dell’uomo uranico e dell’uomo tellurico che si ritrova nel grande vuoto del mistero» dice l’artista, reduce dai progetti digitali Media Quarantine e Digital Exchange. Ma le sorprese non finiscono qui: con la riapertura di musei e spazi pubblici le opere di Giuliana Cunéaz si potranno ammirare anche alla “Biennale Light Art” di Mantova e nell’ambito della mostra “Assalto al castello. 14 artisti valdostani conquistano il Museo Gamba” a cura di Davide Dall’Ombra (dopo la pausa invernale, dal 1 aprile fino al 16 maggio). Sia a Mantova che a Châtillon Giuliana Cunéaz presenta due installazioni della serie tableaux vivants suggeriti da I cercatori di luce, film immersivo su tre schermi che vede la partecipazione dell’attrice spagnola Ángela Molina. Si tratta di un paesaggio nano molecolare in 3D di sofisticata bellezza: ballerini e performer compiono azioni catartiche tese a migliorare il nostro habitat e le nostre condizioni di vita. I personaggi proposti nelle installazioni sono “Il disegnatore di luce” e “Amabile”: da un lato un mago (Andrea Da Marco), dall’altro una figura della mitologia orientale che rappresenta lo spirito benevolo della guaritrice (interpretato dall’attrice Paola Conti), una scelta molto attuale in una situazione drammatica come quella provocata dalla pandemia.

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