DAB Studio
DAB Studio
DAB Studio
DAB Studio
DAB Studio
DAB Studio
DAB Studio
DAB Studio
DAB Studio
DAB Studio
DAB Studio
DAB Studio
DAB Studio
DAB Studio
DAB Studio
DAB Studio
DAB Studio
DAB Studio
DAB Studio
DAB Studio
DAB Studio
DAB Studio
DAB Studio
DAB Studio
Ritratto DAB studio, ph Milou van Hoof

«DAB Studio stands for Design, Architectural and Balance. Decorative, Artistic and Bold. Different, Authentic and Brave». 

Una breve introduzione, un incipit semplice, quanto efficace, che racchiude in sé tutta l’essenza progettuale di DAB Studio. Una poetica figlia dei tempi contemporanei, profondamente legata ad un ritorno alle origini, alla purezza dei materiale e all’essenza delle forme. Quello di Lotte Kramps e Dennis Bruns, è un universo creativo senza tempo, che attraversa stili e correnti differenti, «crediamo che tutti meritino uno spazio che ispiri, la nostra missione è creare esperienze capaci di affascinare e soprattutto emozionare».

Cosa c’è alla base della vostra passione per il design?

Lotte- «La mia passione per l’arte e la cultura è iniziata da bambina. Mia madre e mio padre, portavano me e i miei fratelli in giro per il mondo, facendoci scoprire luoghi incantevoli e affascinanti. Sono stati loro per primi ad insegnarci la bellezza e l’importanza delle diverse culture.  Anche i mei nonni, uno corniciaio e l’altra tappezziera, sapevano coniugare nel loro lavoro artigianalità e creatività. Senza ombra di dubbio è grazie alla mia famiglia se ho sviluppato questo gusto estetico. Una volta grande, dopo aver studiato marketing e pubblicità, e aver lavorato per diverse aziende di moda, ho capito di volere di più. Grazie a Dennis, che per primo ha fondato DAB Studio, ho scoperto che quella era la mia strada, tradurre storie personali in spazi bellissimi. Siamo insieme da quasi dieci anni e quattro anni fa abbiamo iniziato a lavorare insieme».

Dennis- «Sono cresciuto in un piccolo paese, a soli 10 minuti da Amsterdam. Sono stato molto fortunato, perché fin da bambino i miei genitori mi hanno spronato ad inseguire i mei sogni le mie passioni, senza mai tradire la mia percezione del mondo. Sono sempre stato un ragazzo molto curioso e creativo, amavo la moda e la musica. Mio padre, un vero imprenditore, mi ha insegnato molto sull’ingegneria e penso che sia per questo che ho sviluppato l’amore per la progettazione. Durante i miei studi in ingegneria ho iniziato a sentirmi attratto dall’architettura e dal design, così ho iniziato ad avvicinarmi al settore creativoDopo la laurea, ho incontrato un l’ex direttore marketing di Tommy Hilfiger, aveva da poco fondato una catena di moda e mi ha dato l’opportunità di combinare l’ingegneria con l’interior design, sviluppando insieme il flagship store del brand. Questo è stato il mio trampolino di lancio».

Interior Residence Ph Sarah Wijzenbeek

Quale sono le vostre ispirazioni?
«Ci ispiriamo principalmente al design italiano moderno, francese e brasiliano degli anni ’50 e ’70. Naturalmente abbiamo i nostri architetti preferiti; Eileen Gray, Carlo Scarpa, Gio Ponti e Ricardo Bofill, ma troviamo anche spunto dalle esperienze e dalle cose che vediamo durante i nostri viaggi, anche semplicemente visitando un museo o durante una passeggiata per la città. 

Amiamo collezionare oggetti d’arte e deco; TEFAF Maastricht e BRAFA Art Fair Bruxelles sono le nostre fonti di ispirazione. Viviamo in una casa sul canale, come una “galleria personale”: oggetti vintage, dipinti, accessori e pezzi d’arte, ognuno con la sua storia. Ogni tre mesi apportiamo qualche cambiamento; spostiamo continuamente le cose dal nostro appartamento al nostro studio di design e dallo studio di design ai nostri progetti d’interni, anche se a volte è molto difficile dire addio a certi oggetti».

Come descrivereste la vostra estetica?
«Inseguiamo la semplicità. Uno stile autentico, classico, contemporaneo ma con un’attenzione ai dettagli raffinati. Con i nostri disegni viaggiamo nel tempo, cercando il giusto equilibrio tra antico e moderno. Abbracciamo la storia e amiamo lavorare con oggetti vintage e ornamentali, cercando un dialogo aperto tra le diverse culture». 

Kennedy House, Amsterdam, photography On a hazy morning

C’è un progetto al quale siete particolarmente legati?
«Se dobbiamo sceglierne uno direi l’ingresso della ‘Kennedy House’. È decisamente uno dei nostri progetti preferiti. Uno stile senza tempo e classico, caratterizzato dai materiali puri come legni esclusivi in combinazione e in contrasto con l’acciaio inossidabile o l’ottone. Al momento stiamo sviluppando altri progetti straordinari, e non vediamo l’ora di condividerli con voi».

Qual è per voi l’elemento fondamentale nella progettazione?
«La nostra personalità e il flusso creativo che si instaura tra il cliente e il nostro team è alla base di ogni progetto. Vogliamo capire le richieste e condividere una visione allineata. Ogni progetto è diverso e ha una storia a sé legata al cliente e alle persone che vivono lo spazio. La cosa principale è far emozionare. Abbiamo messo tanto amore e fatica in ogni progetto per esprimere al massimo le potenzialità dei processi creativi».

Interior Residence Ph Sarah Wijzenbeek

Un’anticipazione dei vostri prossimi progetti.
«Abbiamo alcuni grandi progetti residenziali in corso per un cliente che condivide la nostra stessa visione e amore per la storia. Due bellissimi edifici monumentali vicino alla costa olandese sono stati accuratamente ristrutturati. I dettagli classici sono stati trattati con rispetto, in un modo che le generazioni future possano godere di quell’architettura grandiosa. La nostra passione è poter mettere la nostra firma stilistica su progetti che conservano il fascino del passato».

The post DAB Studio: quando il design è equilibrio appeared first on AD Italia.

Non perderti le nostre news!

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.