Le tappe della nascita di Harry Potter non hanno solo una timeline ben precisa, ma ricalcano la storia personale della sua creatrice, J.K. Rowling, attraverso luoghi precisi. Si sa ad esempio che la suite dell’hotel The Balmoral di Edimburgo – dove ha scritto il capitolo finale del settimo libro – ormai ribattezzata a suo nome è stata anche oggetto di un restyling recente ad opera della designer Olga Polizzi. Si conoscono i nomi e gli indirizzi dei bar dove, da mamma single e squattrinata, si rifugiava tutto il giorno a scrivere, sempre nella capitale scozzese dove abitava.
E così le vicende del maghetto – che tornano in prima serata con la maratona di Italia 1 a partire dal 16 marzo ogni lunedì e martedì per un mese e otto film – s’intrecciano in maniera indissolubile ad alcuni gioiellini dell’architettura europea. Monumenti, palazzi e castelli reali, insomma, a cui l’autrice si è ispirata o dove sono state girate alcune scene relative alla scuola di Hogwarts, poi ricreate nei parchi di divertimento Universal Studios a Orlando e a Hollywood e al WB Studio Tour di Londra, negli studi Leavesden che hanno ospitato le riprese.

Nei romanzi e nella messa in scena cinematografica sono evidenti i rimandi al Castello d’Edimburgo che troneggia dall’alto sulla città in tutta la sua imponenza e la solidità delle mura della fortezza in roccia basaltica. E ha un cuore misterioso, la Crown Room con i gioielli della corona scozzese, proprio come nella scuola della storia, con la sua “camera dei segreti”.

Lo stesso vale per il cimitero Greyfriars Kirkyard, al margine della Città Vecchia, con tombe-mausolei del 16° secolo, che nella saga rivive nelle scene più inquietanti di lotta tra il Bene e Male, tra Harry e Voldemort.

Le suggestioni e riferimenti all’architettura britannica sono innumerevoli, con un’unica eccezione. Durante il breve periodo in trasferta in Portogallo, la scrittrice si è innamorata della Libreria Lello di Porto e ne ha rievocato la struttura proprio nelle descrizioni di Hogwarts. Fondata nel 1906 su progetto dell’ingegnere Francisco Xavier Esteves che ha fuso la tradizione gotica al liberty, ha mantenuto lo stesso stile dell’epoca a partire dalla facciata con le effigi femminili, incarnazione di Arte e Scienza, disegnate da Josè Bielman. La vetrata in ferro battuto e vetro dipinto lunga otto metri e larga tre e mezzo è stata recentemente restaurata per ridare ai locali la luminosità originale che si rifrange sul ricercato parquet in legno da un soffitto che sembra in legno scolpito ma in realtà è intonaco dipinto. Al centro troneggia una scalinata a volute in legno che sembrano in movimento e da qui nasce l’idea della Rowling di descrivere le scale di Hogwarts come capaci di cambiare direzione.

Tornando in Gran Bretagna, invece, le meraviglie architettoniche legate all’immaginario visivo della saga sono molteplici. Si parte con Alnwick Castle, fondato dall’omonimo barone nella regione a nord-est dell’Inghilterra, a Northumberland, il secondo abitato più grande del Paese e usato in moltissimi period drama da Elizabeth a Downton Abbey a Robin Hood – Principe dei ladri. Usato per gli esterni dei primi due film. Fondato nel 1096, è composto da due costruzioni ad anello, con un’architettura medievale che abbraccia le sale in stile italiano, realizzate durante il Rinascimento e ancora preservate con opere d’arte di Canaletto e Tiziano. Il fiore all’occhiello? I mobili Cucci realizzati inizialmente per la regia di Versailles su commissione di Luigi XIV.

Non è l’unico usato per le riprese della scuola di magia e stregoneria: molti ciak sono stati ospitati al Durham Castle dell’omonima penisola, che dal 19° secolo è diventato un college prestigioso. Svetta da una collina sul fiume Wear come esempio maestoso della conquista normanna e oggi sito considerato patrimonio dell’UNESCO.

Il borgo di Oxford ospita la cattedrale Christ Church, usata per gli interni della Sala Grande con il suo splendido stile gotico veneziano, dagli archi alle volte fino ai dettagli policromi selezionati dall’architetto irlandese T.N. Deane, che ha anche progettato National Museum and Library a Dublino. E anche la Bodleian Library, che nella saga di Harry Potter si vede più volta durante la visita proibita del maghetto sotto il mantello dell’invisibilità. Rappresenta uno degli esempi di librerie più antiche d’Europa, capolavoro gotico costituito da cinque edifici dove hanno studiato, tra gli altri, anche cinque re.

L’Abbazia di Lacock, nell’omonimo villagio del Wiltshire, oggi ospita un museo dedicato a John Ivory Talbot che nel 18° secolo ha apportato alla struttura medievale delle modifiche neogotiche su progetto dell’architetto Sanderson Miller. La sagrestia ha ospitato le lezioni di Pozioni del professor Piton e nella Warming Room quelle di difesa contro le arti oscure di Raptor. E la Chapter House incornicia lo Specchio delle Brame.

La dimora nobiliare Hardwick Hall nel Derbyshire, nota per essere uno degli esempi più significativi dello stile elisabettiano, è stata usata nelle riprese di Malfoy Mansion, la villa del celebre Mangiamorte.

Molti angoli di Londra sono stati immortalati nelle pellicole, dal Millennium Bridge all’edificio di Scotland Yard, ma uno dei più iconici resta il grandioso edificio dell’Australia House sulla Strand, inaugurato da re Giorgio V nel 1918, scelto come sede della Banca Gringott con la sua spettacolare varietà di marmi, i lampadari di cristallo e le opere d’arte di raro pregio sulle pareti. Basta poi alzare gli occhi per riconoscere altri edifici storici, dalla stazione di King’s Cross a quella di St. Pancras, esempio vittoriano usato come sfondo per le peripezie volante di Ron sulla Ford Anglia celestina.

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