Cabinet de Curiosité, Bonaldo. Design: Fabrice Berrux.
Ptolomeo, Opinion Ciatti.
Ptolomeo, Opinion Ciatti.
Ptolomeo, Opinion Ciatti.
Ptolomeo, Opinion Ciatti.
Ptolomeo, Opinion Ciatti.
Ptolomeo, Opinion Ciatti.
My Storage, Magis.
Tide, Magis.
Ptolomeo, Opinion Ciatti.
Elysée, Magis.
Joy, Zanotta.
Planner™, Fritz Hansen.
Planner™, Fritz Hansen.
Jack, B&B Italia.
Joy, Zanotta.
Tyke, Magis.
Tyke, Magis.
Cabinet de Curiosité, Bonaldo. Design: Fabrice Berrux.
Rain, Bonaldo. Design: Gino Carollo.
Tripodio, Bonaldo. Design: Mario Mazzer.
Talea, De Castelli. Foto: Alberto Parise.
Babele, De Castelli. Foto: Alberto Parise.

Lo spazio dedicato ai libri, a casa, può trovarsi in qualsiasi ambiente. C’è chi lo predilige in zona notte, a corredo della testata del letto, nel living, per averli sempre a portata di mano, o persino in bagno.
C’è poi chi – i cosiddetti “bibliofili” – è pervaso dai libri e non sa quale spazio scegliere, trovandosi con una casa totalmente dedicata. Poco male, perché si prestano ad essere perfetti complementi d’arredo.
Da dove partire per ri-organizzare la libreria perché assuma un aspetto omogeneo e ordinato? Ecco qualche suggerimento utile, con un occhio alle tendenze.

LA PRESA DI COSCIENZA
Armatevi di pazienza e preparatevi a perdervi in un mondo di pagine. Sarà un vero e proprio viaggio, tra ricordi, stati d’animo, stupore e copertine, ognuna legata ad un’immagine mentale. Non si tratta di noiose attività di catalogazione. La prima decisione da affrontare è: c’è qualche volume a cui posso/desidero donare nuova vita? Esistono tante realtà che accolgono libri usati per cederli a chi ha meno possibilità economica, sul sito www.oggicambiolibro.it, per esempio, si possono consultare una serie di associazioni a cui rivolgersi. Un libro è sempre un’opportunità.

LA VIA DI MEZZO
Alcune volte la libreria viene sfruttata anche come luogo d’esposizione, o d’appoggio. Funzionale, sì. Ma meglio in armonia. Invece di alternare libri-oggetti alla rinfusa, provate ad equilibrare gli spazi, partendo da una suddivisione bilanciata: un ripiano rettangolare, ad esempio, può essere suddiviso in due aree. In questo modo potete iniziare con i libri e terminare con una piccola pianta da interni. Oppure, se avete un bookshelf dalle linee minimal e squadrate, studiate una «formazione d’attacco», da ripetere o invertire, di ripiano in ripiano: 1-1-2, per esempio. Due caselle dedicate ai libri, una alle fotografie, e un’ultima in cui ancora disponiamo i volumi.

Libreria dalla griglia destrutturata LAGO

L’ORDINE INTERIORE
Quante volte, un libro è indissolubilmente legato ad un momento di vita? Una vacanza, spesso, vede protagonista un libro che ha accompagnato i giorni di scoperta, relax, avventura. E allora, perché non organizzare la libreria in isole emotive? Far prevalere gli stati d’animo o le emozioni rievocate da un titolo, conferirà uno spirito interiore anche alla tua biblioteca personale.

Libreria Zenit di Rimadesio

GEOMETRIE E TEXTURES
Cuoio, velluto, tessuti grezzi, carta di giornale… nel 2020 esistono ancora libri dalla texture differente. Per renderli ancora più preziosi, basta interrompere la linea continua orizzontale e porli al centro di un ripiano. Giocate pure con le geometrie: se avete la fortuna di possedere due o più titoli dal materiale insolito, per esempio in cuoio, potete creare delle rotture disponendoli in diagonale. Oppure poggiateli su un lato, in modo da creare contrasto con la classica disposizione verticale.

OCCHIO ALLE TENDENZE
Su Instagram spopolano le librerie dominate dagli effetti cromatici. Un colpo d’occhio che conquista al primo sguardo. In questo modo, però, meglio procedere per editore, così da seguire un ordine anche geometrico: un romanzo brossurato di 400 pagine, non è esattamente l’anima gemella di un tascabile dalla copertina morbida. Le edizioni che più si prestano a questa logica? Gli intramontabili Adelphi, coloratissimi e dalle linee pulite.
Un altro trend che da qualche anno impazza sul web è il “backward books”: letteralmente “libri rovesciati”. È la tendenza che regala luce alla libreria, perché lascia prevalere il colore cremoso della carta, ma poco funzionale. I volumi, in questo caso, vengono disposti con la copertina rivolta verso l’interno, lasciando a vista le pagine chiuse. Seppur di grande effetto, è una soluzione meno pratica laddove i libri sono tanti: come trovare il titolo che stiamo cercando?

The post Libreria di design: meglio classica o contemporanea? appeared first on AD Italia.

Non perderti le nostre news!

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.