Cinque libri classici che è sempre piacevole riscoprire, che però perderebbero di significato senza un elemento fondamentale che li accomuna: la casa.

1) Dieci piccoli indiani. È il romanzo più famoso, bestseller britannico di Agatha Christie, con oltre 100 milioni di copie vendute. Una lettura leggera e scorrevole, un grande must tra romanzi gialli. 10 personaggi sono intrappolati in una magnifica villa su un’isola del Devon, in Gran Bretagna. Uno dopo l’altro, seguendo lo schema di una vecchia filastrocca, vengono assassinati per crimini commessi in passato. Una storia intrigante che vi farà appassionare.

 

 

2) La Casa degli Spiriti. Primo romanzo della scrittrice Isabel Allende, del 1982 che in breve tempo è diventato un vero successo editoriale. Ambientato in Cile nel XX secolo, la storia narra della famiglia Trueba, di poteri, e misticismi che caratterizzano Clara, la protagonista. L’ambientazione è Las Tres Marías, la fattoria coloniale in legno in cui vivono i personaggi. Mobili in legno, vecchi almanacchi portati dall’Europa, poltrone francesi e profezie realizzate, sono il fulcro della storia.

 

3) La Casa delle Belle Addormentate. Il premio Nobel giapponese Yasunari Kawabata ha scritto questo romanzo breve nel 1978. Poetico e meraviglioso. Di puro erotismo giapponese. Nulla è esplicito, tutto è suggerito; compresa l’ambientazione in cui si svolgono gli eventi: una locanda giapponese perfettamente descritta, ricca di elementi dell’architettura tradizionale del paese. Il vecchio Eguchi si ritrova in questa casa in cui può trascorrere la notte con delle belle ragazze, senza mai sfiorarle. Durante quelle lunghe ore, il vecchio ricorda, sogna, immagina.

 

4) Storia di una scala. Opera teatrale del grande drammaturgo spagnolo Buero Vallejo. Scritta negli anni Quaranta, dopo la guerra civile, racconta l’amore, la frustrazione, l’invidia, le difficoltà del dopoguerra, la lingua popolare spagnola. Uno scorcio sulla storia di Spagna, che, anche in questo caso, non avrebbe significato senza la presenza di quell’ambientazione caratterizzata dal pianerottolo e dalla scala polverosa e trascurata.

 

5)La rovina della Casa degli Usher. Una villa terrificante alla periferia di Boston alla fine del XIX secolo, un thriller psicologico, una delle migliori storie del romanzo gotico, dal genio di Edgar Allan Poe.
I personaggi sono intrappolati in questo scenario terrificante, i cui si trova una cripta e dei trascurati mobili vittoriani. Il giovane Philip Winthrop si reca a casa degli Usher per convincere Madeleine a sposarlo, ma il fratello, l’eccentrico Roderick, ha in mente un altro piano. La morte, la malattia e la manipolazione psicologica sono al centro di questo racconto.

 

Articolo originale di Itziar Narro, pubblicata su AD Spagna

 

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