La B&B Italia, fondata nel 1966 da Piero Ambrogio Busnelli e poi guidata per anni da suo figlio Giorgio, dallo scorso ottobre ha un nuovo condottiero. È Gilberto Negrini, nominato dalla Design Holding (proprietaria anche di Flos e Louis Poulsen) per coordinare un universo che comprende i marchi Maxalto, Arclinea e Azucena. «Prima del grande stop avevamo goduto di mesi splendidi», racconta, «e molto lo si deve al lavoro fatto prima del mio arrivo. Ha avuto grande successo il lancio della collezione outdoor, con l’architetto Citterio stiamo lavorando alle idee per il prossimo anno: da sola, vale già un fatturato di venti milioni di euro».
Negrini è uomo di numeri ma soprattutto di prodotto, con una storia da direttore vendite in Cassina e Foscarini, e da amministratore delegato Kartell. «Ma tutto è cominciato molti anni fa con la IGL, che avevo fondato, e che si occupava di illuminazione per la grande distribuzione. Dopo otto anni quel mondo ha cominciato a starmi stretto, ho venduto e iniziato la mia carriera di manager». Cinquant’anni, per un incidente stradale ha perso in tenera età i genitori, mantovani trapiantati a Monza, e da minore di tre fratelli ha dovuto costruirsi da solo il proprio percorso. «Nella vita ho soprattutto lavorato, e fatto il padre per le mie due figlie. Svaghi? Non moltissimi: un po’ di diving, tante letture e infinite camminate nella natura».
E poi il presente: dopo vent’anni di mancata partecipazione al Salone del Mobile, l’anno scorso B&B Italia e le sue consorelle hanno scelto di ripresentarsi in fiera con un sontuoso stand da quattromila metri quadrati e un investimento di tre milioni di euro. Quello del 2020 sarebbe stato per Negrini il primo appuntamento a capo di B&B Italia: «Ci saremmo stati, sentiamo il dovere di sostenere il sistema». L’azienda si è comunque attrezzata, scandendo la stagione con alcune presentazioni. C’è già stato, a Villa Gastel sul lago di Como, un evento che ha riunito per una settimana i clienti più importanti. E poi lo show dello scorso gennaio a Parigi, al 35 di rue du Bac, dove è stata presentata la collezione Maxalto nel monomarca della capitale francese. «Le identità dei due marchi si erano un po’ confuse, e invece B&B Italia deve rimanere più edgy e sperimentale, mentre Maxalto rappresenta il classico moderno, con una propensione per la customizzazione forte e fortunata: la sua crescita viaggia già a doppia cifra».
Se Maxalto è nata in seno a B&B Italia, Arclinea e Azucena sono invece frutto di acquisizioni: cucine di alta gamma la prima, laboratorio di piccoli capolavori il secondo, con uno storico impreziosito da pezzi di Luigi Caccia Dominioni e Ignazio Gardella. «Arclinea aveva bisogno di nuova linfa: abbiamo investito diversi milioni in nuove attrezzature e, da quando l’abbiamo acquisita, il fatturato è raddoppiato. Poi è strategica per il mondo contract: le residenze di pregio, nel mondo, si consegnano già con cucina e armadi attrezzati». Anche Azucena, che rischiava di entrare nel dimenticatoio, godrà di un nuovo impulso: «Abbiamo investito molto sulla comunicazione. Questo è un marchio per palati fini che può far capire al pubblico cosa sia il vero design». Quasi pronto il nuovo flagship store di seicento metri quadrati a Miami, che si aggiungerà agli ottocento punti vendita esistenti: «In ogni luogo c’è un consumatore che sogna qualcosa di diverso. Il mondo, dal nostro punto di vista, resta un posto fantastico».
(Articolo di Raffaele Panizza, pubblicato sul n. 463, AD aprile 2020)
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