Cantori, toletta Shanghai, design Maurizio Manzoni, 2020.
Cantori, tavolo Oasi, design Maurizio Manzoni, 2020
Cantori, cabinet Oasi, design Maurizio Manzoni, 2020
Cantori, madia Oasi, design Maurizio Manzoni, 2020
Cantori, divano Montecarlo, design Maurizio Manzoni
Cantori, divano Montecarlo, design Maurizio Manzoni
Cantori, coffee table Atenae, design Maurizio Manzoni
Cantori, madia Mirage, design Maurizio Manzoni
Cantori, tavolo Mirage, design Maurizio Manzoni

«Un viaggio nelle Marche, non frettoloso, porta a vedere meraviglie». L’incanto di una terra elegante e sussurrata risuona nel Viaggio in Italia dello scrittore Guido Piovene, che considerava le Marche un distillato paesaggistico dell’intera penisola: parole che, a distanza di sessant’anni e più, sembrano modellate sulle curve dei letti di Cantori, core business dell’azienda nata nel 1976 a Camerano, un piccolo centro a ridosso del Conero. Sante Cantori, cui si affiancano i fratelli Fabio e Fiorella e poi i figli, ha l’intuizione di valorizzare la tradizione dei mestieri artigiani locali per produrre mobili in ottone (lo stesso metallo degli strumenti musicali, altro plus della regione), che nel tempo hanno colonizzato tutti gli ambienti domestici: sedute, tavoli, console, abat-jour in cui il ferro forgiato a mano, il bronzo, l’alluminio s’imparentano al legno, al marmo, alla pelle.

Una formula vincente che ha portato Cantori a radicarsi in Italia, in Europa e da ultimo in Cina, arrivando a consolidare, per il 2019, un fatturato di 7,5 milioni di euro. «Nell’era della globalizzazione, con tutti i limiti che ha fin qui dimostrato, è necessario recuperare rapporti più autentici con le persone e con le cose che vivono con noi», fa notare Federica Cantori, responsabile marketing e comunicazione. «Siamo stanchi degli oggetti anonimi e omologati: mai come ora abbiamo bisogno di sentire la tattilità e il calore dei materiali naturali plasmati dalla mano dell’uomo».

Il segno, minimal ma mai freddo, delle creazioni Cantori è di Maurizio Manzoni di Studio MEMO, autore di pezzi già di culto come il divano Montecarlo, i coffee table Atenae o la madia della serie Mirage, che comprende anche il tavolo, scolpito in un unico blocco di metallo scavato e ribattuto all’interno con la maestria che da sempre caratterizza il brand marchigiano. È di Manzoni anche la toeletta Shanghai, «un mobile poetico e femminile, che appartiene all’immaginario vintage dell’abitare e che oggi si rinnova per diventare, oltre che piano per il trucco, anche scrivania o base d’appoggio per il tablet», spiega Federica. A dimostrazione che «essere smart non ci impone di prendere distacco dal passato, anzi: significa tornare alle radici». Per ricominciare a germogliare, ancora una volta, da qui.

Articolo di Fiammetta Bonazzi, pubblicato a pag. 199 del numero di maggio di AD

  • Nella gallery i prodotti 2020 di Cantori firmati da Maurizio Manzoni – la toletta Shanghai, la madia, il cabinet e il tavolo Oasi – oltre a una serie di arredi iconici realizzati dal designer per l’azienda, come il divano Montecarlo, i coffee table Atenae o la madia della serie Mirage, che comprende anche il tavolo.

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