A Bangkok, nel distretto di Bangrak, una costruzione imponente e caleidoscopica. Il tempio di Sri Mariamman, eretto nel 1879, è il più grande santuario induista al mondo al di fuori dell’India, e il più antico di tutta la Thailandia.
La coloratissima struttura comprende un’imponente Gopura, una torre alta sei metri finemente decorata, tipica dei templi dell’India meridionale. La facciata comprende una moltitudine di immagini di divinità in un gran numero di colori, forme e dimensioni. A completare l’architettura multiforme, il santuario principale, ovvero una sfarzosa cupola con lastre in rame dorato.
Oggi, dopo un secolo e mezzo di storia, la famiglia che custodisce attualmente il tempio ha deciso di sostituire i dipinti presenti, con delle opere musive. Il mosaico è da sempre riconosciuto come una ‘pittura eterna’, capace di mantenere intatto nel tempo, lo splendore dei colori e il vigore delle figure rappresentate.
Un lavoro complesso e delicato, affidato alla maestria artigianale di SICIS, capace di coniugare storia e contemporaneità, visione e tradizione, avvalendosi di una produzione totalmente Made in Italy.
Una ricostruzione minuziosa di ogni dipinto, un complesso processo di selezione delle tessere, in oro e vetro di Murano, accuratamente studiate in ogni singolo dettaglio e tonalità di colore. Gli artisti del santuario hanno dapprima dipinto a mano le deità, questi affreschi sono poi arrivati nei laboratori ravennati di SICIS, e trasformati in mosaici artistici.
I maestri mosaicisti hanno così ricreato le immagini, prestando maniacale attenzione alle espressioni dei visi, alla posizione degli oggetti e dei simboli. Oltre al mosaico sono state realizzate anche opere in micromosaico e mosaico minuto, preziosissime sia per la creazione dei materiali che per la procedura di lavorazione.
Il progetto, per la sua complessità e il contenuto storico artistico, è stato diviso in varie fasi. Fino ad ora sono state utilizzate più di 6 milioni di tessere di mosaico, che sono state magistralmente lavorate una ad una dalle mani di chi ha selezionato, tagliato e elaborato i singoli dipinti.
Il progetto prevede ulteriori sviluppi che, proprio per la grandiosità del progetto, continueranno per almeno altri due anni, con l’aggiunta di ulteriori divinità.
Potrebbe interessarti anche
The post I mosaici di Sicis approdano in Cina appeared first on AD Italia.