C’è chi dipinge per sentirsi in pace, chi lo fa per distrarsi, chi ambisce alla perfezione. Altri, come Nicoletta, lo fanno per cura. Cura di sé, pace interiore, cura degli altri e la gioia di potersi immergere nei colori giorno dopo giorno. Nicoletta Saracco ha 30 anni. Un anno fa una diagnosi di tumore al seno le ha cambiato la vita: carcinoma al seno metastatico, non operabile.
Marchigiana, si è trasferita a Milano undici anni fa per frequentare l’Istituto Marangoni. La sua passione l’ha portata a lavorare nel mondo della moda, il suo sogno da sempre, e a disegnare scarpe per brand del calibro di Chloè e Etro. A causa della malattia, la sua vita e la sua quotidianità sono state radicalmente stravolte. Da giornate che ruotavano attorno alla bellezza, alla moda e allo stile, è passata a ospedali e terapie, tac, pet, analisi, ecografie, tutto ripetuto ciclicamente, mensilmente, all’infinito.
A Milano, Nicoletta Saracco ha dovuto affrontare altre sfide, dal lockdown dello scorso marzo, fino alla positività al Coronavirus. Nel periodo di isolamento ha iniziato a dipingere per tenere la mente occupata e lontana da qualsiasi pensiero negativo e superfluo. A un primo dipinto è seguito un secondo e poi un terzo. Così è arrivata quasi naturalmente la decisione di vendere i suoi quadri e di devolvere una parte del ricavato alla Fondazione IEO-CCM(Istituto Europeo di Oncologia e Centro Cardiologico Monzino) di Milano per la ricerca contro il tumore al seno, lo stesso dove Nicoletta è in cura, supportata da un team di oncologhe donne.
Il soggetto che ha deciso di dipingere è la Madonna, una Madonna senza volto, con l’idea che ognuna possa associarla alla propria esperienza e leggerci un messaggio diverso. Questa Madonna è diventata anche un ricamo realizzato su felpe e t-shirt in materiali riciclati e Bio.
«Dietro ogni creazione c’è la mia storia. Una storia che ha 30 anni, di cui 29 trascorsi nel mondo della moda tra sogno e realtà. L’ultimo anno trasformato in tutt’altro grazie ad una diagnosi: tumore al seno – spiega Nicoletta Saracco – Una diagnosi che da un lato ha modificato la mia visione della vita, ma dall’altro non ha mai tolto la voglia di vivere e sorridere. Ed è anche attraverso il potere del colore che voglio trasmettere questo messaggio. Non c’è cosa più bella di vivere a colori».
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