Generazione Ilas: Intervista ad Andrea Tascino

Andrea Tascino è direttore creativo e titolare dell’agenzia di comunicazione Nunau.

La sua passione per il design pubblicitario è nata sin da bambino, appassionato di spot alla tv e di tutto ciò che aveva una bella grafica. Verso i 10 anni inizia a collezionare lattine di bibite da tutto il mondo, circa 700 sulle mensole della stanza, al posto dei pupazzi. A 19 anni decide di iscriversi a Scienze della Comunicazione e contestualmente inizia il corso di Grafica Pubblicitaria alla Ilas.A 21 anni la svolta, il suo primo impiego in agenzia, la Soluzioni S.r.l. di Massimo Maria Lucidi dove ha imparato cosa significa lavorare nel mondo della comunicazione a 360°. Entrato come grafico si ritrova ad organizzare eventi, consegnare la posta, fare campagne pubblicitarie, portare il caffè, ma anche partecipare a business meeting con Santo Versace, il candidato a Sindaco del periodo, o il direttore Marketing Mondo di Costa Crociere. Un’immersione totale nel mondo del lavoro entrando dalla porta principale. Post-laurea passa un anno a Londra per imparare la lingua e proseguire i gli studi universitari, ma al momento di decidere se intraprendere il percorso di studi, passando varie selezioni, inizia un lavoro come account manager per una software house. Arriva la mancanza di Napoli e del mare così inizia il nuovo capitolo lavorativo con una casa-studio a Mergellina. Dopo 7 anni di professione – e una bimba in arrivo – nasce l’idea, con l’ausilio di 2 clienti imprenditori, di creare la NUNAU, neologismo che sta a significare NEW-NOW il nuovo adesso.

Andrea Tascino – Nunau

L’Intervista

(Urania Casciello) Cosa significa essere direttore creativo oggi?

 

(Andrea Tascino) Svolgere la mansione di direzione creativa non è tanto difficile se hai dei collaboratori bravi ogni tanto metto la mia ma lascio molto lavorare perché ho piena fiducia in loro, la parte più difficile è quella di amministrare la società, gestire i clienti, cercare di rispettare tutte le consegne e sopratutto quello di vendere un prodotto che non esiste. Eh già perché “vendere”, nel nostro settore, significa vendere un prodotto che non esiste, convincere il cliente che verrà un lavoro perfetto per lui, realizzarlo e poi infine, la parte forse più difficile, farsi pagare (ahinoi).

 

A cosa stai lavorando attualmente?

 

In questo periodo, al tempo del corona virus per i posteri, stiamo lavorando su più progetti di cui 3 molto importanti. Tutto lo staff è in smartworking e nello specifico stiamo lavorando alla realizzazione della Brand Identity, del Portale web e della Strategia Digitale di una scuola di formazione per Avvocati Tributaristi che risulterà la prima in Italia, in quanto unici ad avere la certificazione, stiamo lavorando a Bioambassador un portale interamente dedicato al bio e alla sostenibilità ed ad un progetto molto carino di Experience in Costiera Amalfitana.

© Andrea Tascino – Nunau

Quali sono le prime cose che fai quando ti approcci ad un progetto?

 

In agenzia, con l’esperienza pregressa, abbiamo sviluppato un metodo per aiutare il cliente cosa vuole veramente, il metodo Nunau. Questa scelta è dovuta dal fatto che nella maggior parte dei casi il cliente ti fa una richiesta di servizi, ma non sa bene a cosa servono come utilizzarli e se gli servono davvero. Noi in trenta giorni, con interviste al cliente o ai vari membri del suo staff, one-to-one o in gruppo, con le nostre professionalità in organico, tiriamo fuori un documento strategico, le istruzioni sul da farsi, poi il cliente è libero di scegliere noi per realizzare il lavoro  o portare questo documento in un’altra agenzia. 

 

Che ricordi hai del tuo percorso alla ilas?

 

Davvero molto bello, è stato come rifare il liceo ma con tutte materia che mi piacevano, i professori erano tutti ragazzi simpatici ed ogni giorno si imparava con il sorriso sulle labbra.

 

Hai qualche aneddoto su qualche difficoltà lavorativa che poi sei riuscito a risolvere?

 

Di aneddoti ce ne sono tanti ma per mia indole le cose risolte difficilmente le ricordo, sono quelle non risolte restano nella memoria, come qualche cliente che ha deciso di non pagarmi una grossa somma di denaro, o qualche collaboratore che si è comportato in maniera sleale. Quelle le ricordo ma me le tengo per me.

© Andrea Tascino – Nunau

Qual è il lavoro di cui vai più fiero?

 

Senza fare marchette, o preferenze, come per i figli, il lavoro di cui vado più fiero è quello che faccio tutti i giorni. Essere presente in ufficio, cercare di essere un esempio umano e professionale per il team, cercare di migliorarmi e migliorare ogni giorno… di questo si, vado fiero.

 

Napoli, Milano e Barcellona, pregi e difetti delle città che hai scelto per la tua agenzia di comunicazione.

 

– Napoli perché è la mia città e tutto nel mondo, per non essere esagerato è nato qui.

– Barcellona per necessità lavorative, abbiamo gestito e organizzato l’apertura di tre nuovi punti vendita di Mondo Convenienza in Spagna, due a Barcellona e uno a Madrid.

– Milano sempre per una opportunità di lavoro, NAF-NAF Italia è un nostro cliente che gestisce un nostro collaboratore a Milano ma anche con lo scopo di creare una rete commerciale alternativa puntando al settore del Fashion.

© Andrea Tascino – Nunau

Come vedi il futuro lavorativo dei direttori creativi?

 

Più che il futuro dei direttori creativi cerco di guardare al futuro della nostra professione e del nostro settore, cercando di anticiparlo. Sicuramente la pubblicità sarà sempre più invasiva e più presente nelle nostre vita, cambiano e cambieranno i supporti e le tipologie, l’importante è restare sempre aggiornati ed essere ottimisti.

 

Che consiglio daresti alle persone che si avvicinano adesso al tuo settore?

 

Di credere in se stessi e portare avanti le proprie idee. Per quanto difficile, il nostro è un lavoro magico, assistere alla nascita di un nuovo Logo che prima era solo nelle nostre meningi è una cosa meravigliosa è questo è “priceless”.

 

Hai sempre saputo di voler fare questo lavoro?

 

Sin da piccolo ero attratto dalla pubblicità e dal design, crescendo, ho dovuto mettere insieme solo i pezzi.

© Andrea Tascino – Nunau

Quali sono i tre film che ti hanno cambiato la vita?

 

Arancia Meccanica, forse mi ha insegnato la geometria visiva e la ricercatezza nei particolari, Voglia di Vincere (teenwolf) forse mi ha insegnato a credere in me stesso, Il Padrino la saga forse l’onore ed il rispetto, ovviamente guardandolo dal punto di vista romantico.

 

Hai la macchina del tempo a disposizione, dove e in che epoca decidi di viaggiare?

 

Non tanto lontano, nel passato negli anni 80’ ma da adulto (io sono dell’84) per la musica i vestiti, la genuità delle persone, nel futuro invece mi circa 500 anni per vedere l’evoluzione, se ci sarà, se ci saremo.

© Andrea Tascino – Nunau

Devi spiegare il tuo lavoro a una persona del 1800, cosa gli dici?

 

Dilettissimo Marchesino di Villalta, lo sa che lo calzolaio sta attaccando un’etichetta rossa alle sue scarpe in modo che elle siano uniche ed indistinguibili alle genti. Va bene così?

 

Cosa dobbiamo aspettarci da te? Progetti futuri?

 

Finche avrò passione per questo lavoro continueremo a cercare di portare il futuro nel nostro presente, da poco ci stiamo affacciando al mondo software e delle app per lanciare qualche progetto nostro, speriamo, vincente.

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Urania Casciello{authorlink}

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