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Van Cleef & Arpels su Fredleighton.com
Anita Ko
Shahla Karimi
Anne Sisteron
Barbara Biffoli
Sydney Evan
Swarovski

Abbiamo raccolto tante storie di donne che creano gioielli. Ma soprattutto ci siamo fatti aprire le porte dei loro studi e laboratori. Perché, se da un lato le loro creazioni le conosciamo bene e le apprezziamo da tempo, dall’altro volevamo vedere dove queste bellezze vengono pensate e create. Che cosa abbiamo scoperto? Che ogni spazio corrisponde allo stile della designer che lo vive e che tutti sono pieni di personalità, ognuna differente.

GIOIELLI E BIJOUX: DIETRO LE QUINTE

 

GALA ROTELLI
L’atelier di Gala Rotelli, per esempio, racchiude al meglio l’universo sfaccettato della sua creatività, espressa a 360°. Un’atmosfera elegante e uno spazio pieno di luce che rappresenta alla perfezione lo stile dei suoi gioielli. Il tocco in più? La sedia personalizzata con i suoi colori. È di Lombrello, il brand milanese che realizza, tra le altre cose, queste sedute speciali.

L'atelier di Gala Rotelli
L’atelier di Gala Rotelli

Sui muri (nella foto in apertura di questo servizio) sono appesi i suoi disegni, volti minimalisti di donne, e in ogni angolo di questo spazio trovano posto le sue idee: da quelle che poi sono diventate gioielli a quelle che si sono trasformate in delicate creazioni in vetro.

ANNARITA CELANO
L’amore di Annarita per il bello inizia con gli studi classici e la laurea in Storia dell’Arte all’Università Federico II di Napoli, proseguiti con un diploma alla Marangoni. Lavora come consulente e designer e, a Londra, si occupa di styling per celebrities, da Kylie Minogue a Keira Knightley. Rientra a Milano e si dedica al design di gioielli. Lo fa in questo il studio, pieno di pezzi di design: dalle sedie e lampade di Cappellini, al tavolo ideato da Jean Nouvel per Molteni, il Less Less, al divano  e ai tavolini B&B Italia.

Lo studio di Annarita Celano
Lo studio di Annarita Celano – foto Giuseppe Riserbato

Nel 2020 grazie all’incontro con un’azienda di gioielleria milanese, lancia la sua collezione di fine jewelry, con tutte le certificazioni etiche in linea con i suoi valori della designer.

CAROLINA RAVARINI
Dietro alla boiserie del salotto della sua casa milanese  si apre lo studio. Ovvero, il luogo dove Carolina passa la maggior parte del suo tempo disegnando e creando i suoi gioielli. Uno spazio caldo e accogliente, che riflette bene la vita di Carolina, cresciuta circondata da arte e design.

Lo studio di Carolina Ravarini
Lo studio di Carolina Ravarini

Il suo brand? Nasce da una grandissima passione per i gioielli coltivata negli anni e che la designer ha portato avanti anche mentre studiava per la sua laurea in giurisprudenza. Poi, grazie ad una serie di felici coincidenze, è riuscita a realizzare il suo sogno, ovvero creare il suo marchio.

VERONICA, LIL MILAN
Jewelry speakeasy è la definizione che Veronica Varetta, founder e CEO di LIL Milan, utilizza per descrivere LIL House, il nuovo spazio espositivo del suo brand. Non è una boutique, ma nemmeno uno showroom, ma un luogo dove immergersi in un’esperienza a 360 gradi nel mondo dei gioielli. «Volevo qualcosa di familiare – racconta Veronica – un ambiente accogliente, più simile a una casa che a una gioielleria».

Veronica Varetta, founder di LIL Milan
Veronica Varetta, founder di LIL Milan

Così ecco la collezione, interamente esposta all’interno di un mobile a parete realizzato su misura sui toni del rosa e illuminato da una serie di luci pendenti in ottone firmate Michael Anastassiades. Qui Veronica prosegue la sua avventura, iniziata nel 2014 quando, dopo gli studi in Economia e Gestione dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano, decide di creare il suo brand.

CYNTHIA, ALIITA
Eleganti pareti e porte colorate nei toni del salvia e del grigio, divisi da una sottile (ma non troppo) riga nera, ti accolgono nello studio di Cynthia. Subito l’attenzione si focalizza su complementi raffinati, come questo carrello di Ico Parisi, poliedrico creativo del Secondo Novecento, sul tavolo vintage e il vaso dalla silhouette ad anfora di Arte Muranese. L’espositore? In ottone e onice verde, di Haidyne Azevedo

Lo studio di Aliita
Lo studio di Aliita

Qui la designer e fondatrice del brand crea i suoi gioielli unici. Che cosa significa Aliita? «Oggetto importante», in Wayuu, la lingua della popolazione nativa si Guajiros, in Venezuela, non lontano da dove è cresciuta Cynthia Vilchez Castiglioni.Le sue creazioni sono ironiche e minimaliste, come questi gioielli in porcellana che ricordano i tradizionali camei. Ma protagonisti questa volta sono broccoli, carote e limoni.

RAMONA, MOMA GIOIELLI
Siamo entrati in punta di piedi nello studio di Ramona, la founder di MOMA Gioielli. Qui, si respira tutta la Joie de vivre che trasmette con i suoi gioielli. La carta da parati è divertente e iconica, si tratta dell’edizione Acquario di Fornasetti realizzata da Cole & Son. E le abat-jour? Un “souvenir” di un viaggio a Parigi, le ha scovate in un mercatino di second-hand. I vasi, invece, sono i Fazzoletto di Venini che, all’occorrenza, diventano preziosi supporti per le sue creazioni.

Lo studio di Moma Gioielli
Lo studio di MOMA Gioielli

I suoi gioielli? Sono, tutti realizzati a mano con pietre naturali, coralli e perle australiane e barocche. La palette dei colori è infinita e si possono anche chiedere delle personalizzazioni, che lei e il suo team realizzeranno con cura e dedizione.

BONA CALVI
I suoi gioielli sono delle vere e proprio micro-sculture da indossare, realizzabili anche su richiesta. Il suo laboratorio-studio è nel cuore di Milano, è qui che dal bozzetto arriva alla rifinitura finale, attraverso l’antichissima tecnica della cera persa. Troverete tutti gli attrezzi del suo lavoro: trapano, frese di ogni forma e dimensione, spatole che le permettono di modellare con la cera le sue creazioni.

Bona Calvi mentre lavora nel suo laboratorio
Bona Calvi mentre lavora nel suo laboratorio

Classe 1989, nel suo curriculum ci sono l’Accademia di Belle Arti di Brera, la Scuola Orafa Ambrosiana di Milano e tanta esperienza presso il laboratorio del Maestro Nello Paolucci.

DANIELA E VALENTINA, DAG GIOIELLI
Tra pietre dure e filati trovano spazio due grandi poltrone che arrivano dalla casa di campagna di famiglia e che, negli anni, sono state rivestite con tessuti diversi. «Ci piaceva l’idea di ricreare un piccolo salotto – ci racconta Valentina – dove provare i gioielli ma anche dove fare due chiacchiere». Una curiosità? Prima che arrivassero loro, il proprietario delle mura, in questi spazi, ci ha costruito un aereo, con cui tuttora vola per passione!

Tutte le loro creazioni sono artigianali e frutto dell’esperienza di famiglia. Franco, il padre di Daniela e nonno di Valentina, aveva un’azienda di alta gioielleria e sicuramente da lui hanno ereditato la passione per questo mondo.

Un bracciale della nuova collezione DAG gioielli
Un bracciale della nuova collezione DAG gioielli

GIULIA BARELA
In questo atelier, in un palazzo storico di Roma, Giulia crea la sua linea di gioielli in bronzo e argento. «Questo soffitto di fine Ottocento – racconta Giulia – è decorato, nella parte centrale, dalla mia flower designer di fiducia Barbara Mattei di Flovver». I mobili Art Decò sono in palissandro e vetro opalino nero, appesi alle pareti uno specchio anni degli anni Quaranta e una serie di disegni di inizio ‘900 che la designer ha acquistato in un mercato dell’antiquariato.

Lo studio di Giulia Barela - foto Stefano Delia
Lo studio di Giulia Barela – foto Stefano Delia

Come inizia la sua storia? Dopo anni nelle relazioni internazionali, Giulia decide di seguire la sua passione per un lavoro creativo e nasce così, nel 2011, il suo brand di gioielli in edizione limitata.

CHIARA COSTACURTA
Nella sua famiglia ci sono architetti importanti (le cognate sono le fondatrici di Droulers Architecture), e suo padre è sempre stato un grande appassionato di arte antica. Insomma, Chiara è cresciuta nel bello e bello è ciò che crea. Ma come dice lei stessa «sarebbe impensabile trovare ispirazione in un luogo freddo, povero di luce, ma soprattutto di storie». E infatti il suo studio è luminoso accogliente e pieno di oggetti che raccontano qualcosa: dai busti comprati in un viaggio a Bali agli arazzi di famiglia appesi dietro alla sua scrivania.

Chiara Costacurta

I suoi gioielli? Nascono per passione, la stessa che l’ha convinta a cambiare vita per dedicarsi a questo mondo dopo una laurea in Economia. Le sue collezioni sono spesso dedicate alla natura.

PINELLA, DETTAGLIDATTIMI
La designer nasce in Sicilia e vive tra Roma e Milano. La sua anima creativa e la passione per l’arte l’hanno portata a creare gioielli e oggetti davvero speciali. Pezzi unici in bronzo, argento e oro, realizzati artigianalmente in Italia con la tecnica della micro-fusione in cera persa. Una lavorazione antica che Pinella ha amato da subito perché le permette di lavorare direttamente la materia. Il suo studio è ben rappresentato dal tavolo di lavoro, dove si trovano tutti gli attrezzi con cui realizza le sue opere. Dagli occhiali per riparare gli occhi alla cera, elemento indispensabile del suo lavoro.

Il tavolo di lavoro di Pinella, designer di Dettaglidattimi
Il tavolo di lavoro di Pinella, designer di Dettaglidattimi

Le sue collezioni? Il focus è sull’artigianalità e, come accennato prima, sulla tecnica delle cera persa perché in questo modo riesce a realizzare oggetti mai uguali tra loro. Creati con passione e dedizione come fossero delle opere d’arte.

BARBARA BIFFOLI
Tutti i suoi gioielli vengono creati artigianalmente nel suo laboratorio a Roma, del quale ci ha aperto le porte. Macchinari tecnici, tavoli da lavoro e tutto il necessario a portata di mano per rendere argento, bronzo e oro, quello che vediamo portare la sua firma. I suoi anelli, orecchini e le sue collane nascono qui, in questo spazio dal sapore antico ma che riesce a mixarsi perfettamente con il suo stile contemporaneo.

Il laboratorio di Barbara Biffoli
Il laboratorio di Barbara Biffoli

Le sue creazioni, moderne e glamour, si ispirano all’arte mixano perfettamente materie prime d’eccellenza a pietre preziose come diamanti e rubini.

ELENA E FRANCESCA, ACCHITTO
Il loro mondo è colorato e ricercato. Come il loro atelier. Protagonista, oltre ai gioielli, la carta da parati Cole & Son, dalla fantasia floreale che, scelta con la base di una tonalità scura, regala subito una forte personalità alla stanza. E poi sono i dettagli a fare la differenza, quel mix di stili che si fonde perfettamente: dai busti fucsia agli accessori pop dorati, fino all’abat-jour comprata al mercatino vintage.

Dettagli dello studio di Acchitto

Del resto, i punti di forza di questo brand, nato nel 2018 dalle idee di Elena Faccio e Francesca Richiardi è proprio questo: mescolare soggetti vintage, artigianalità e innovazione, tutti nello stesso prodotto.

BEA BONGIASCA
Come vi immaginate che sia il luogo dove Bea Bongiasca crea i suoi kawaii jewels? La risposta è abbastanza facile, perché non poteva che essere coloratissimo, come i suoi gioielli. L’ estetica pop d’ispirazione asiatica delle sue creazioni, infatti, si riflette (o viceversa) anche nel suo studio arcobaleno, pieno di toys e oggetti particolari.

Lo studio di Bea Bongiasca
Lo studio di Bea Bongiasca

Lei, milanese, classe 1990, nel  2013, si laurea alla Central Saint Martins di Londra. I suoi anelli e orecchini smaltati dai colori fluo sono diventati ormai il suo marchio di fabbrica.

MARGHERITA, THIN THINGS
Un laboratorio condiviso con altri tre orafi dove tutte le sue creazioni prendono forma. Tutto accade qui, tra pezzi comprati ai mercatini o presi in prestito dalla casa di famiglia in campagna, come il tavolino in primo piano. Gli attrezzi di lavoro sono di Dal Trozzo, azienda che produce macchinari per orafi, e non solo, di alta qualità dal 1918.

Il laboratorio di Thin Things
Il laboratorio di Thin Things

Il suo brand nasce nel 2014 dalla voglia di realizzare qualcosa di semplice e sottile da poter indossare tutti i giorni. Così inizia ad attingere dal concetto di pittogramma per semplificare al massimo le immagini che così, mantenendole sempre riconoscibili, si trasformano in forme bidimensionali di oggetti e animali.

VERONICA E LAURA, PLV MILANO
Uno studio arredato con estrema semplicità e cura, nascosto in un cortile nel cuore di Milano. Qui, le fondatrici creano i loro gioielli. Tutto è in sintonia, sui toni del bianco e del legno. Una curiosità? Vedete quella vecchia bilancia da orafo degli anni ’30? È posizionata in bella vista sulla libreria a scacchiera, perché è protagonista di questi spazi: il simbolo del brand, infatti, è proprio il pesetto da orafo, ri-nato grazie a loro sotto forma di ciondolo “10 grammi d’amore”.

Gli spazi di PLV Milano
Gli spazi di PLV Milano
Le loro collezioni sono colorate e allegre, e personalizzabili, grazie ai dadini con le iniziali.

CELINE E SOPHIE, TITÀ BIJOUX
Al tavolo da lavoro ci sono le fondatrici e designers del brand e insieme a loro si vedono pietre, nastri, pizzi e tutto quello che occorre per creare i gioielli Tità Bijoux. In questo spazio tutto è stato arredato, ma soprattuto costruito, a mano da loro. Il tavolo e la libreria, per esempio, sono stati assemblati con vecchie assi di legno a cui sono state saldate gambe di ferro.

Celine e Sophie nel loro laboratorio

Questo laboratorio è il retro del loro negozio che si trova a Milano, dove vendono direttamente tutto quello che realizzano artigianalmente. I loro gioielli sono sempre allegri e colorati, e ben rappresentano l’artigianalità made in Italy.

VALENTINA, MANUBA
Lo studio di Valentina è caldo, ricercato e semplice. Una scrivania e sedia antichi, una finestra che si affaccia sul verde. Con lei gli attrezzi del mestiere: gli strumenti per lavorare la cera, tecnica sempre più amata anche dalle designer di nuova generazione come lei.

Lo studio di Manuba

Valentina, classe 1995, per la sua linea di gioielli artigianali segue la filosofia dello Slow Fashion: la maggior parte dei suoi prodotti, infatti,  sono creati su ordinazione. Per questo ogni piccola imperfezione è da considerarsi valore e simbolo dell’unicità del prodotto. Perché il suo motto è «la bellezza della natura non lavora in serie».

L’ESTETICA DELLE DONNE
Ringraziamo tutte le designer che ci hanno aperto le porte dei loro studi, laboratori e atelier. Questo viaggio intorno ai loro mondi e alle loro creazioni ci ha permesso di ammirare ancora di più il loro stile unico e speciale.

 

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